Le terapie farmacologiche oggi a disposizione non curano i disturbi dell’umore, intendendo come cura l’eliminazione del disturbo.
Il disturbo bipolare infatti è una patologia a lungo termine e i farmaci funzionano un po’ come gli anti-ipertensivi e gli anti-diabetici: se la terapia viene sospesa, nella maggior parte dei casi il disturbo ricompare. Potrebbe non ricomparire subito, ma anche dopo diversi mesi.
I farmaci quindi aiutano a ridurre la frequenza, la gravità e la durata delle ricadute, migliorando la stabilità dell’umore. Va però sottolineato che in circa il 30% dei casi il trattamento farmacologico porta a una stabilità totale del disturbo stesso.
Leonardo Tondo
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